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I ricercatori trovano geni OCD condivisi in cani, esseri umani e topi

I ricercatori trovano geni OCD condivisi in cani, esseri umani e topi

Il tuo cane si lecca le zampe o si graffia incessantemente senza una ragione ovvia? In tal caso, potrebbe soffrire di una forma canina di disturbo ossessivo-compulsivo. Soprannominato CD canino, a lungo si è creduto che questo problema comportamentale fosse solo un'esagerazione del comportamento normale, piuttosto che una condizione con un legame genetico. Tuttavia, Hyun Ji Noh, genetista e autore principale dello studio condotto al Broad Institute del MIT e di Harvard, è giunto a una conclusione sorprendente.

Il DOC è una condizione complessa, basata su un comportamento ripetitivo, incentrato su pensieri o azioni, che è stato collegato ad anomalie nei circuiti neurali. Lo studio pubblicato su Nature Communications ha utilizzato l'approccio multispecie per sequenziare i genomi e, possibilmente, trovare mutazioni genetiche che potrebbero suggerire il potenziale per la manifestazione del disturbo ossessivo-compulsivo.

Ewen Kirkness, un biologo molecolare presso l'Institute for Genomic Research, ha aperto la strada a questo studio rivoluzionario una volta che ha iniziato a mappare il genoma del cane con il suo barboncino, Shadow, nel 2003. Quella ricerca è stata successivamente ampliata (il primo genoma completamente sequenziato è stato di un pugile ). e ci ha fatto capire che i cani condividono il 5% del nostro genoma. Quindi, sapevamo che condividiamo più dell'amicizia con i nostri cagnolini, ma ora sappiamo anche qualcosa in più sui disturbi genetici che condividiamo.

I ricercatori hanno studiato tre diversi insiemi di DNA - cane, topo e umano - e hanno trovato molte somiglianze. Su 608 geni che hanno compilato, hanno identificato quattro geni associati che indicano il potenziale di sviluppo del disturbo ossessivo compulsivo. L'approccio multispecie ha portato a trovare "la prima associazione significativa per l'intero genoma segnalata per il DOC", riporta Hyun Ji Noh in questi risultati.

Sebbene la presenza di geni nel proprio DNA indichi che il disturbo ossessivo-compulsivo in via di sviluppo è più probabile, non è un indicatore definitivo. Anche se è presente la variazione dei geni, la persona (o il cane) non necessariamente sviluppa il DOC.


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